NoMessaggio
X
NoMessaggio
X
Evento Convegni
Torna all'elenco
L'osservazione della personalita' di fronte alla complessita' dei reati ostativi
Appartenenza mafiosa e valutazione della pericolosita'
in assenza di collaborazione con la giustizia
Data evento: 11/12/2021
Durata: 4 ore
Prezzo: gratuito
Destinatari: tutti gli interessati
Location: Firenze, Il Fuligno
Orari: 09,30-13,30
Il Convegno organizzato in modalità mista sia in presenza che a distanza, ed è incentrato su un tema specifico nell'ambilto della Psicologia Giuridica.
La sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il divieto di concessione di permessi premio agli autori di reati ostativi che non abbiano, per scelta, collaborato con la giustizia (sent. 253/2019) impone l’apertura di un dialogo interdisciplinare sugli strumenti e i criteri per l’osservazione scientifica della personalità,in grado di diventare patrimonio condiviso tra tecnici del trattamento e magistratura di sorveglianza. Le decisioni giudiziali sull’accesso a percorsi di progressiva risocializzazione all’esterno del carcere, sinora impedite dalla legge per i condannati per mafia, terrorismo e altri reati di criminalità organizzata, sono oggi possibili a condizione che venga effettuato un penetrante vaglio sulla pericolosità del detenuto, in grado di escludere l’attualità dei legami con il gruppo criminale di appartenenza e il rischio del loro ripristino. La magistratura di sorveglianza, per compiere valutazioni così delicate, necessita del contributo delle categorie professionali coinvolte (educatori, psicologi, criminologi), investite del difficile compito di esplorare un terreno poco battuto proprio in ragione delle preclusioni normative sinora vigenti. La questione è divenuta ancora più urgente a seguito dell’annunciata pronuncia costituzionale sull’“ergastolo senza speranza” per i condannati per reati di mafia non collaboranti, imminente se il legislatore non rimette mano all’attuale disciplina (ord. 97/2021).È quindi tempo che giuristi e tecnici del trattamento si confrontino su una materia così complessa e controversa, anche in vista di possibili contributi al dibattito parlamentare in corso.
Il convegno intende muovere dai punti deboli della cornice giuridica di riferimento per poi soffermarsi sui profili teorici e metodologici che coinvolgono più propriamente la categoria professionale degli psicologi, chiamati a fornire un soddisfacente patrimonio conoscitivo alla magistratura di sorveglianza. Il dibattito potrebbe rappresentare la base di partenza per tracciare eventuali linee guida per l’osservazione della personalità prevista dall’ordinamento penitenziario, che tengano conto dei modelli di risk assessment sul rischio di recidiva e di interventi di giustizia riparativa.
Gli spunti che verranno offerti potrebbero fornire altresì un rilevante apporto tecnico per le riforme legislative in cantiere, con particolare riguardo alla valutazione della pericolosità dei condannati per mafia e all’individuazione di parametri alternativi alla collaborazione con la giustizia sintomatici della rottura con l’ambiente criminale di provenienza.
Scarica l'allegato
Durata: 4 ore
Prezzo: gratuito
Destinatari: tutti gli interessati
Location: Firenze, Il Fuligno
Orari: 09,30-13,30
Il Convegno organizzato in modalità mista sia in presenza che a distanza, ed è incentrato su un tema specifico nell'ambilto della Psicologia Giuridica.
La sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il divieto di concessione di permessi premio agli autori di reati ostativi che non abbiano, per scelta, collaborato con la giustizia (sent. 253/2019) impone l’apertura di un dialogo interdisciplinare sugli strumenti e i criteri per l’osservazione scientifica della personalità,in grado di diventare patrimonio condiviso tra tecnici del trattamento e magistratura di sorveglianza. Le decisioni giudiziali sull’accesso a percorsi di progressiva risocializzazione all’esterno del carcere, sinora impedite dalla legge per i condannati per mafia, terrorismo e altri reati di criminalità organizzata, sono oggi possibili a condizione che venga effettuato un penetrante vaglio sulla pericolosità del detenuto, in grado di escludere l’attualità dei legami con il gruppo criminale di appartenenza e il rischio del loro ripristino. La magistratura di sorveglianza, per compiere valutazioni così delicate, necessita del contributo delle categorie professionali coinvolte (educatori, psicologi, criminologi), investite del difficile compito di esplorare un terreno poco battuto proprio in ragione delle preclusioni normative sinora vigenti. La questione è divenuta ancora più urgente a seguito dell’annunciata pronuncia costituzionale sull’“ergastolo senza speranza” per i condannati per reati di mafia non collaboranti, imminente se il legislatore non rimette mano all’attuale disciplina (ord. 97/2021).È quindi tempo che giuristi e tecnici del trattamento si confrontino su una materia così complessa e controversa, anche in vista di possibili contributi al dibattito parlamentare in corso.
Il convegno intende muovere dai punti deboli della cornice giuridica di riferimento per poi soffermarsi sui profili teorici e metodologici che coinvolgono più propriamente la categoria professionale degli psicologi, chiamati a fornire un soddisfacente patrimonio conoscitivo alla magistratura di sorveglianza. Il dibattito potrebbe rappresentare la base di partenza per tracciare eventuali linee guida per l’osservazione della personalità prevista dall’ordinamento penitenziario, che tengano conto dei modelli di risk assessment sul rischio di recidiva e di interventi di giustizia riparativa.
Gli spunti che verranno offerti potrebbero fornire altresì un rilevante apporto tecnico per le riforme legislative in cantiere, con particolare riguardo alla valutazione della pericolosità dei condannati per mafia e all’individuazione di parametri alternativi alla collaborazione con la giustizia sintomatici della rottura con l’ambiente criminale di provenienza.
Scarica l'allegato
Disclaimer
Gli eventi organizzati dall'Ordine degli Psicologi della Toscana con gli ECM, sono aperti solitamente solo agli iscritti all'OPT.
ASSENTI INGIUSTIFICATI a 2 Eventi con ECM nello stesso anno.
Si informa che in caso di iscrizione ad eventi con ECM organizzati dall'Ordine e mancata partecipazione a 2 di essi, senza cancellazione nei termini indicati e senza comunicazione di giustificata impossibilità a partecipare,
sarà vietata la possibilità di iscrizione ai successivi eventi ECM organizzati dall’Ordine nello stesso anno solare
questo per consentire ai colleghi di poter partecipare.
Alcuni convegni possono prevedere anche iscrizioni di professionisti appartenenti ad altri Ordini o categorie. In tal caso sarà necessario utilizzare l'apposito form di iscrizione.
ASSENTI INGIUSTIFICATI a 2 Eventi con ECM nello stesso anno.
Si informa che in caso di iscrizione ad eventi con ECM organizzati dall'Ordine e mancata partecipazione a 2 di essi, senza cancellazione nei termini indicati e senza comunicazione di giustificata impossibilità a partecipare,
sarà vietata la possibilità di iscrizione ai successivi eventi ECM organizzati dall’Ordine nello stesso anno solare
questo per consentire ai colleghi di poter partecipare.
Alcuni convegni possono prevedere anche iscrizioni di professionisti appartenenti ad altri Ordini o categorie. In tal caso sarà necessario utilizzare l'apposito form di iscrizione.
Seleziona il tipo di evento
X